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Danny Rolph / Happenstance
17/04/2007 - 20/07/2007

Inaugurazione 17 Aprile 2007, h.19.00 pm
       
 
Si inaugura il 17 aprile 2007 alle ore 19.00 alla AR / Contemporary Gallery di Milano Danny Rolph: Happenstance, la seconda mostra personale dell’artista britannico a Milano. L’esposizione coincide con l’uscita della prima monografia illustrata su questo artista, il cui riconoscimento da parte della critica, nella nativa Gran Bretagna, è andato progressivamente intensificandosi nel corso dell’ultimo decennio.

Pur avendo sempre lavorato a Londra, Rolph ha sviluppato una certa affinità con la cultura italiana, sin dai tempi in cui era ancora un ragazzo. All’epoca era stata la combinazione di design, moda e calcio italiani ad ispirarlo, un’ammirazione mai sopita, arricchitasi nel tempo del fascino per l’arte, i colori e l’architettura, la fiducia e l’energia del Paese.
E fu proprio a Roma, nel 1998, che Rolph venne in contatto con il materiale che lo ha aiutato a condensare nella pittura la sensazione di attività incessante. Si tratta di Twinwall, il rivestimento industriale di plastica, resistente e allo stesso tempo leggero, semitrasparente e otticamente ambiguo. Composto di un reticolato di cavità interne scanalate, può essere dipinto davanti e dietro come un foglio di carta sottile.
Incuneato fra fogli dipinti in modo analogo, Twinwall permette di montare molteplici superfici intercomunicanti in un singolo dipinto, che rimane non di meno abbastanza leggero da essere trasportato e appeso. È stata soprattutto la miscela di diversi colori, applicazioni, margini e collage a generare una metafora straordinaria per il sensuale bombardamento della vita moderna, attraverso suoni, forme e colori simultanei; attraverso il continuo sovrapporsi di sguardi fluttuanti, tessuti in movimento, luci mutevoli e il ricordo che avvolge il tutto.

L’ esperienza di questa tecnica lavorativa ha arricchito i dipinti di Rolph su tela, di cui questa mostra offre molteplici esempi, fianco a fianco con immagini su Twinwall e su carta. Insieme rivelano il distacco creativo dell’artista all’interno del caos stimolato dai suoi lavori. Rolph orchestra la parata di forze complementari e sconcertanti con l’aplomb di un concertista, o del narratore occulto di un melodramma di fantascienza dal titolo misterioso. Poiché insieme alla gioia dell’inventiva e del costante stupore, gli spazi in cui le forme sbocciano e piegano ad angolo sono poco profondi e discontinui, intensi e inquietanti.

Il caso svolge un ruolo importante nel costante movimento in avanti delle immagini e della carriera di Rolph. La scoperta di Twinwall per esempio è stata fortuita: l’artista ne è venuto a contatto in un negozio di bricolage di Roma, proprio nel momento in cui la sua mente era alla ricerca di una soluzione ai problemi pittorici. La lingua inglese ha un termine per descrivere un incontro così fortunato da sembrare determinato dal fato: il termine è happenstance.
Affine alla straordinaria tecnica di Rolph e al contagioso entusiasmo per la caotica e silenziosa potenza della pittura, happenstance può considerarsi la parola d’ordine per questo artista, la cui energia creativa ha aperto nuovi percorsi immaginativi alla pittura astratta britannica nel nuovo secolo.

A cura di Martin Holman

   
         
 
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