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OBSTRACTION
27/09/2005 - 26/10/2005

Il pittore britannico Danny Rolph è alla costante ricerca di qualcosa di nuovo, sempre proiettato in avanti. A cura di Marti Holman.
       
 
I suoi lavori hanno sviluppato un look tutto personale e utilizzano materiali che sorprendono l’occhio di chi osserva. Muovendosi all’interno delle convenzioni pittoriche, Rolph “ostruisce” i meccanismi di una visuale ortodossa.

Obstraction (gioco di parole fra Abstraction/Astrazione e Obstruction/Ostruzione) è il titolo ideale per definire il suo modo di lavorare Non si tratta di “astrazione” vera e propria, perché le immagini di Rolph, complesse dal punto di vista spaziale, fanno riferimento, emotivamente e concettualmente, al mondo che abitiamo: mutamenti di tempo, temperatura, linguaggio, altitudine. Ma non si può neppure parlare di arte figurativa, perché quelle forme seducenti e sinuose che colmano il piano della raffigurazione non descrivono direttamente fenomeni naturali. Anzi in qualche modo “ostruiscono ” la lettura letterale di forme e colori, e lo spazio sospeso o appoggiato contro la parete è un’area dai contorni affilati inventata da Rolph.

Nello sforzo di trattenerci, Rolph presenta numerose sorprese. Dettagli di colore, segni e contorni ci attirano inevitabilmente nella sua dimensione mentale per un secondo sguardo che si sofferma via via più a lungo. Notiamo collage di carta e fotografie che ci erano sfuggiti dapprima, spostamenti in avanti e indietro che inizialmente avevamo trascurato.

Le opere di questa mostra abbracciano un periodo di quattro anni. Oltre ai dipinti su tela, molti dei quali rielaborati quest’anno anche se creati nel 2001, vi sono alcune immagini straordinarie eseguite con olio e pittura acrilica su rivestimento di policarbonato. La loro importanza per la comprensione delle proporzioni e dello spazio nell’opera di Rolph è fondamentale; esse ampliano infatti per più di sei superfici dipinte un sistema pittorico multicolore e flessibile di ritmi interiori.

Questa mostra cattura uno dei più intrepidi e giovani pittori britannici in un momento di grande fiducia, risolutezza ed esuberanza della sua carriera.

Martin Holman 2005
   
         
 
  Exhibition