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CAUTION ON FIRE
11/02/2005 - 12/03/2005

Cinque dei più acclamati talenti sulla scena dell’arte Contemporanea Americana sbarcano a Milano
       
 
Arrivano in Italia 5 tra i talenti più acclamati dell'arte contemporanea statunitense: Robert Kelly, Paul Fleming, Joe Mancuso, Santiago Cucullu ed Emilio Perez.
Per la prima volta insieme in una collettiva che inaugura la AR Contemporary Gallery di Milano.
Curata da Catherine Anspon, critica di ART IN AMERICA e realizzata in collaborazione con la Barbara Davis Gallery di Houston, CAUTION ON FIRE mostra l'altro volto dell'arte americana: raramente è possibile vedere in Italia artisti statunitensi, di nascita o d’adozione, che non gravitino nell’orbita newyorchese o californiana.
Gli Artists on fire – come spiegano Roberto Annicchiarico e Barbara Davis, ideatori e promotori di AR Contemporary Gallery- “sono anagraficamente e stilisticamente molto diversi tra loro, ma sono accomunati da qualcosa di più unificante di uno stile o di un movimento artistico: manifestano una visione.
Ed è la visione a costituire la GRANDE ARTE CONTEMPORANEA, a definire l’essenza dell’arte, a renderla universale e senza tempo”.

La libertà - che ormai sembra “fare fuoco” solo attraverso l’arte- è l’altro importante punto in comune degli artisti di CAUTION ON FIRE.
Con le loro opere sottolineano come il “sogno americano” continui ad ardere, mai come oggi, nella fiaccola della libertà artistica: unica espressione di vita che non ha mai smesso di bruciare nel cuore degli Stati Uniti d’America.

I quadri di Robert W. Kelly “ci fanno capire che la libertà è un modo di sentirsi a casa in un mondo che non è fatto per noi” (Lyle Rexer, The New York Times).
I wall painting di Santiago Cucullu – esposti all’ultima Biennale del Whitney Museum di New York- ci consegnano la VISIONE di un mondo dove le durezze yankee si stemperano nella grande tradizione democratica dei murales sudamericani (Renato Barilli, Officina America).
Le installazioni di Joe Mancuso sono “poesie visive” che, come ha scritto Susan Kandell del Los Angeles Times, “mettono a ferro e fuoco l’altra America”.
E libertà di visione è anche quella comunicata dai giovanissimi Emilio Perez e Paul Fleming.
Le opere di Perez rimandano alla “spontaneità dell’improvvisazione jazz” (Paul Laster, Tema Celeste), mentre le sculture di Paul Fleming trasmettono “un’energia che invade non solo lo spazio espositivo, ma gli animi di chi le osserva” (Catherine Anspon, Art in America).
   
         
 
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